Cespuglio o alberello legnoso, perenne, i rami possiedono il midollo bianco e le foglie picciolate, opposte, pentapennate, di colore verde brillante e a margine seghettato. I fiori sono bianchi e profumati, raccolti in false ombrelle con lunghi piccioli. Il frutto è una bacca succosa di colore nero lucente a piena maturazione. Questa generosa pianta cresce spontanea lungo i viottoli, i torrenti, le siepi e le macerie; in generale, dove il terreno è ricco di Azoto.
DROGA: i fiori essiccati e liberati dai piccioli; le bacche e le foglie.
SOSTANZE CONTENUTE E PRINCIPI ATTIVI: FLAVONOIDI, OLIO ESSENZIALE, TANNINI, ACIDI ORGANICI, MUCILLAGGINE, VITAMINE e SALI MINERALI.
PROPRIETA’ ED UTILIZZO: l’infuso, il decotto e lo sciroppo, sono ottimi per eliminare gli acidi urici e favorire la sudorazione. Ha un’azione SUDORIFERA, LASSATIVA e DIURETICA. I cataplasmi di fiori e foglie sono usati per la cura delle emorroidi e gli ascessi. In cucina, si raccolgono anche i giovani getti apicali e le ombrelle fiorali ancora chiuse, per essere consumati come gli asparagi. I frutti sono impiegati per la preparazione di marmellate, mentre le ombrelle fiorali sono ottime fritte.
AVVERTENZE: Non consumare in dosi elevate, può provocare nausea. Raccogliere le bacche solo se si è certi del riconoscimento della pianta.
CURIOSITA’: fIno all’inizio del secolo i contadini tedeschi, che veneravano questa pianta, si levavano il cappello se ne incrociavano una. Denominato albero di Holda, una fata benevola che abitava i Sambuchi, era considerata una panacea; nella tradizione tirolese la chiamavano “farmacia degli Dei”. I contadini si inchinavano sette volte di fronte alla pianta perchè sette sono i doni che si ricavano dai germogli. Si piantava vicino ai monasteri ed alle fortezze per proteggerle. In Svezia le donne incinte baciavano i fiori per avere una buona gravidanza. In Sicilia si diceva che i ferri di cavallo strofinati contro le sue foglie non arrugginissero più e preservassero dalle punture di scorpioni e dal morso delle serpi.