Installare un forno – in casa oppure all’aperto a seconda della necessità e delle preferenze personali – è un’operazione piuttosto facile soprattutto se ci si serve di uno dei modelli prefabbricati che si trovano in commercio (che offrono soluzioni economiche e adatte ad ogni esigenza). Tenete presente però che un forno installato all’interno, se offre una maggiore comodità d’uso, ha però bisogno di una canna fumaria.
Occorrente
Materiali
Cemento cellulare leggero
Cemento
Sabbia
Calcestruzzo
Malta refrattaria
Isolante minerale.
Attrezzi
Cazzuola
Spatola dentata.
Procedimento
Sul mercato si trovano efficientissimi forni casalinghi di diversi dimensioni, realizzati in vari modi: alcuni assai semplici e in linea con le tipologie tradizionali – si tratta in tal caso della pura e semplice camera di combustione – altri di concezione più complessa dotati di vari accessori e di nuove tecnologie. Alcuni hanno portelli di ghisa, altri in vetro temperato che si dimostra di grande utilità per seguire la cottura degli alimenti. Molto utile è anche il termometro per forno, dotato di un quadrante da porre all’esterno del forno e di una sonda posta all’interno. I forni pronti più semplici richiedono soltanto di essere posti su una piattaforma. Presentano l’indubbio vantaggio di non dover costruire la camera di combustione, cosa che facilita molto il lavoro. Chi decidesse di installare questo tipo di forno dovrà semplicemente rivestirlo nel modo che preferisce, non trascurando magari di impiegare del materiale isolante. Ricordate che è preferibile accendere il forno per la prima volta una decina di giorni dopo la conclusione dei lavori e usando dapprima poca legna, per permettere ai leganti utilizzati di asciugarsi lentamente e di dilatarsi con gradualità.
Costruire due appoggi in muratura alti 60 cm, così da ottenere un piano-fuoco alto 1 metro e poggiatevi una soletta portante in calcestruzzo di 15 cm di spessore.
Realizzate un piano alto 20 cm in pannello di cemento cellulare leggero, oppure in calcestruzzo alleggerito a base di argilla espansa o vermiculite.
Dopo aver bagnato il piano, stendete con una spatola dentata un leggero strato di malta refrattaria per adagiare i pezzi che compongono il piano.
Bagnate gli interstizi tra i pezzi che compongono il piano-fuoco e stuccate con malta refrattaria, tenendo la stuccatura leggermente più bassa del piano, per evitare urti della pala-forno. Attenzione: lo spazio tra il piano e le pareti della cupola va lasciato vuoto e non va stuccato.
Montate a questo punto il forno e fate attenzione a che i pezzi siano tutti ben assemblati.
Dopo aver bagnato le giunture che compongono la cupola, stendete dall’esterno un cordolo di malta refrattaria di 5 cm. Per una maggiore inerzia termica, gettate uno strato di malta refrattaria sulla cupola, con uno spessore variabile (massimo 6 cm). Nei forni più grandi si deve porre nella malta una rete metallica sottile.
Quindi isolate termicamente il forno, poggiando sulla cupola uno strato di isolante minerale. Vi consigliamo un primo strato di fibraceramica di 2-4 cm, poi uno strato di 10-15 cm in vermiculite, o argilla espansa, o ancora lana di roccia per alte temperature.
Se volete mantenere a vista la forma sferica del forno, potete realizzare un getto di 3-4 cm di sabbia e cemento sopra l’isolante esterno, su cui sia stato poggiato in precedenza uno strato di rete metallica.
La malta refrattaria.
Nella costruzione di forni e caminetti spesso viene utilizzato il cemento comune, magari aggiungendovi una quantità di argilla o di terra refrattaria per rendere il cemento “refrattario”. Ma il cemento comune non resiste a forti sbalzi termici, in quanto si deteriora durante il processo di raffreddamento. Così riscaldamenti e raffreddamenti portano il cemento a disgregarsi. E’ dunque indispensabile servirsi di un aspecifica malta refrattaria, composta con leganti che non si deteriorano se sottoposti a riscaldamenti e raffreddamenti ripetuti, ma che al contrario aumentano le proprie capacità adesive. Un’altra importante caratteristiche delle malte refrattarie è che si asciugano molto più rapidamente del cemento comune. In commercio si trovano anche malte refrattarie pronte all’uso, che sono senz’altro da consigliare per il fai da te.