Zucchero nemico pubblico numero uno? E se la nostra tentazione più comune è ribattere che nel caffè ne mettiamo solo mezzo cucchiaino, sappiamo già che il problema non è tanto lo zucchero che ci passa sotto gli occhi quanto quello che ci passa sotto i denti senza essere visto. Bevande gassate, succhi di frutta industriali e merendine, ma anche patatine fritte e snack salati sono portatori di zucchero. Ecco allora una mappa in sette punti per evitare i tranelli
1. Stop con le bevande gassate e zuccherate
Tutte i soft drink contengono enormi quantità di zucchero, fino a 10 cucchiaini a lattina. Perciò, se “alziamo il gomito” spesso con succhi di frutta confezionati, bevande energetiche o le più comuni bibite sappiate che potreste avere un’ubriacatura glicemica decisamente poco salutare. Peraltro, come abbiamo spesso ricordato, le calorie ingerite in forma liquida saziano meno di quelle che dobbiamo masticare e costituiscono un “pessimo affare” su tutta la linea.i
2. Stop con i cibi confezionati
Anche il più banale pop corn, quando acquistato in un sacchetto industriale, contiene sostanze zuccherine. Per non parlare di patatine e snack vari. Molto meglio acquistare verdura cruda, da lavare, tagliare e portare in pratici contenitori: meno calorie, più fibre e più soddisfazione.
3. Attenzione ai pasti fuori casa
Inutile negarlo, ogni pasto al ristorante, anche quello con le minori pretese, è foriero di tentazioni e incognite. Fra le une sicuramente il dessert, fra le altre invece la lista degli ingredienti, in particolare quelli delle salse. Nel dubbio, meglio chiedere verdure al vapore e macedonia senza gelato, o ancor meglio frutta fresca come l’ananas, sul quale di solito non viene aggiunto zucchero.
4. Stop con lo zucchero per almeno una settimana
Per comprendere il nostro grado di “dipendenza zuccherina” non c’è come provare a fare a meno dello zucchero e dei dolci. Proviamo per una settimana, magari dopo una prima settimana in cui avremo dimezzato le dosi nel caffè o nel tè e avremo studiato bene le etichette per sapere che cosa evitare. E poi via ai gusti puri: amaro il caffè, neutro il pane al posto della brioche, amarognolo il tè nero (imparando a non lasciare la bustina per 10 minuti ma solo 5…) e gradevolmente morbido il te verde. La nostra capacità di gustare e la riscoperta dei sapori ci darà grandi soddisfazioni, dimostrando come le abitudini possono cambiare in fretta e in meglio.
5. Via libera ai cibi sostitutivi
Durante la nostra settimana sugar free potremo sperimentare il “ritorno al futuro”, cioè la riscoperta del dolce naturale contenuto nella frutta e nella verdura. Una mela al posto di una caramella, un kiwi al posto di un cioccolatino, una spremuta fresca al posto di un succo già preparato, una banana al posto di un croissant… senza cappuccino, naturalmente! E ancora via libera a carote crude, finocchi, sedano e radicchi trevigiani al posto di cracker, taralli e dolcetti delle macchinette
6. Stop allo “zucchero consolatorio”
Cioccolato e dolci sono spesso una pratica fonte di consolazione perché li troviamo già pronti e confezionati. In realtà, i cibi e i sapori che ci piacciono e che ci danno “gusto” sono molti di più, dobbiamo solo vincere la pigrizia di prepararli: dal primo al contorno, una maggiore cura nella preparazione di ciò che non è dessert ci aiuterà a dimenticare la sua importanza, o meglio l’eccessiva importanza che gli abbiamo dato.
Consigli semplici da seguire.