Le categoria delle piante perenni comprende tutte quelle specie che vivono e fioriscono nel corso di più stagioni. Queste varietà presentano una serie di risorse che permettono loro di sopravvivere con molta facilità per anni. Per prima cosa però dobbiamo distinguere il concetto da piante perenni del concetto di piante di a foglia perenne: con piante perenni, come anticipato, intendiamo tutte quelle piante capaci di sopravvivere ed effettuare il loro ciclo nel corso di più stagioni mentre per piante a foglia perenne indichiamo quelle piante non soggette alla caduta stagionale, ed alla successiva “muta”, delle proprie foglia (es. pino). Il fascino delle piante perenni è un grande aiuto per mantenere vivo lo spazio verde in quanto questi vegetali producono nuove foglie e fiori ad ogni fioritura primaverile a fronte di un dispendio di cure colturali davvero minime (al massimo delle innaffiature nei periodi di grande secca).
Nella categoria delle piante perenni si ascrivono specie e tipologie totalmente differenti
Alberi: sono quelle piante a fusto legnoso con un’altezza superiore a cinque metri. I fusti di questi vegetali si conoscono col nome di tronchi. Si dividono in due tipologie: le piante a foglia caduca, dette anche spoglianti, che per sopportare i rigori invernali nel periodo freddo lasciano cadere le loro foglie (alcune specie si preparano alla caduta con spettacolari variazioni di tonalità e colore), e gli alberi sempreverdi che, contrariamente alle decidue o caducifoglie, non lasciano cadere le foglie durante la stagione invernale.
Arbusti: sono quelle piante a fusto legnoso che misurano tra uno e cinque metri di altezza. La ramificazione in questo caso comincia a livello di terra. Alcuni arbusti potrebbero essere, in realtà, alberi che non hanno raggiunto lo sviluppo adeguato per determinate circostanze (tipico esempio l’oleandro). Anche in tale categoria esistono arbusti sempreverdi (Perelia, Westringia..) e altri decidui (Viburnus, Amamelide..).
Cespugli: sono quelle piante a fusto legnoso con un’altezza inferiore al metro. Tra i più conosciuti spiccano il rosmarino, il timo e la salvia officinalis. Al pari degli arbusti possono presentare foglie perenni o a foglie caduche.
Ognuna di queste tre categorie appartiene alla tipologia delle perenni grazie al fatto di aver sviluppato particolari e funzionali strutture indurite, che permettono loro di resistere anche a condizioni rigide negli ambienti esterni, ed un sistema di radici molto potente che permette loro di accedere più facilmente all’acqua del suolo. Vi è infine un gruppo che pur senza grossi vantaggi fisici riesce a perdurare nel corso delle stagioni:
Piante erbacee perenni: racchiudono tutte le specie di piante in grado di vivere varie stagioni ma che, a differenza dei tre gruppi precedenti, non hanno sviluppato strutture indurite. La lista di piante appartenenti a questa macro-categoria è foltissima: menta, bocche di leone, cardo campestre ecc… Tali specie sono in genere di facile coltivazione e spesso a sviluppo tappezzante; durante i mesi invernali tendono a disseccare la parte aerea, mentre in primavera si sviluppano rigogliosamente, crescendo di anno in anno e risultando ottime come piante ornamentali.